Armonia con la natura e sviluppo sostenibile: è questo il tema della prossima giornata internazionale per la biodiversità in programma il 22 maggio 2025. Un’iniziativa a cui aderisce anche il Consorzio di bonifica Acque Risorgive. “La biodiversità è il fondamento di tutta la vita sul pianeta. L’attuazione degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, tema scelto quest’anno, genera trasformazioni che riguardano anche la gestione delle risorse idriche, attività a noi affidata. Per questo – commenta il presidente, Federico Zanchin – ci sentiamo particolarmente coinvolti nel fare la nostra parte”.
In particolare, le aree umide sono tra gli ambienti più ricchi di biodiversità e svolgono funzioni fondamentali per la vita dell’uomo. Forte di queste consapevolezze e delle nuove competenze ambientali acquisite, Acque Risorgive progetta e realizza interventi di tutela del territorio basati sulla natura e sulla biodiversità. Soluzioni che, secondo una recente denominazione, ricadono nella vasta gamma di approcci che vanno sotto il nome di Nature Based Solutions – NBS (Soluzioni basate sulla natura).
Per valutare la valenza naturalistica degli interventi realizzati, e di conseguenza la loro capacità di offrire alla collettività benefici, Acque Risorgive ha svolto una serie di attività di monitoraggio della biodiversità, grazie ai finanziamenti della Regione Veneto.
Nel quinquennio 2020 – 2024, all’interno delle aree umide di recente formazione, sono state censite: 75 specie di macroinvertebrati, 37 specie di uccelli, 19 specie di libellule, 33 specie di farfalle e 165 specie vegetali. Nelle nuove aree umide degli scoli Vernise e Peseggiana, sono state censite rispettivamente 140 e 107 specie vegetali; tra queste, 27 per il Vernise e 19 specie per la Peseggiana sono incluse nella Lista rossa regionale a rischio di estinzione, a riprova di come anche gli interventi più recenti possano fin da subito contribuire alla salvaguardia delle specie vulnerabili.
La scelta di Acque Risorgive di realizzare aree umide che possano nel tempo dare vita ad ambienti ricchi di biodiversità ha prodotto altri benefici. Un piccolo ma significativo esempio in questo senso è rappresentato da quanto l’elevata biodiversità dei siti realizzati sia stata utile nell’evitare fenomeni di infestazione da insetti molesti. Di fatto, lungo i corsi d’acqua e nelle aree umide, le infestazioni di zanzare si verificano esclusivamente quando vengono a mancare, o sono poco presenti, i predatori e i competitori delle larve e degli adulti. Un ambiente caratterizzato da un’elevata biodiversità è invece in grado di garantire la presenza sia di predatori (es. pesci in fase giovanile, larve di libellula, ragni d’acqua) e competitori delle larve (es. lumache, rospi, zooplancton) che di predatori degli adulti (insetti e uccelli, dalle libellule alle rondini). Una presenza che, nel caso delle aree umide di Peseggia e Zero Branco, è stata confermata dall’attività di monitoraggio.
