Il territorio del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive è diviso in diversi sottobacini naturali, che sono individuati dal nome del collettore principale di raccolta e scolo delle acque.

I collettori di bonifica di competenza nel territorio del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive sono oltre 600 e si sviluppano per oltre 1.800 km (comprendendo anche i corsi d’acqua di IIIa  categoria); nelle diverse UTO la loro consistenza è la seguente:


UTO 1 – Muson  km    482
UTO 2 – Lusore / Pionca   km    551
UTO 3 – Novissimo   km    148
UTO 4 – Marzenego km    247
UTO 5 – Dese / Zero km    417
UTO 6 – Sile   km      63
TOTALE km 1.908


A questi vanno aggiunte le Seriole di Mira per altri 27 km, gestite in accordo con il Comune, ed una parte delle c.d. Acque Pubbliche (piccoli alvei demaniali in stato di abbandono), le quali a seguito della Delegazione Amministrativa attivata nel 2005 sono state censite per un totale di circa 426 km; nelle diverse UTO la consistenza di queste ultime è la seguente:


UTO 1 – Muson  km    131
UTO 2 – Lusore / Pionca   km      34
UTO 3 – Novissimo km      18
UTO 4 – Marzenego  km      81
UTO 5 – Dese / Zero km    115
UTO 6 – Sile km      47
TOTALE km    426


In totale, quindi, la complessiva rete consorziale è estesa più di 2.300 km.

Per quelle ancora rilevanti dal punto di vista idraulico è stato già iniziato il recupero, e nell’ambito del Piano di Bonifica e Tutela del Territorio (approvato dall’Assemblea, per quanto di competenza, a febbraio 2016 ed attualmente in istruttoria presso la Regione) sono state tra l’altro individuate con precisione le canalizzazioni meritevoli di ripristino da realizzare nei prossimi anni.

Anche le affossature realizzate nell’ambito del Passante di Mestre, nel prossimo futuro verranno prese in manutenzione in quanto trasferite al demanio “idrico”.

Una parte di queste canalizzazioni sono dotate di arginature di contenimento e di difesa, in particolare lungo i canali pensili e in prossimità della Laguna. Lo sviluppo longitudinale di tali opere arriva a superare i 600 chilometri.

Su questa rete insistono oltre 1000 manufatti idraulici di varia consistenza, dai più grandi (come sostegni, botti a sifone, derivazioni) a quelli più piccoli (chiaviche, briglie, sfioratori, sgrigliatori).

Il Consorzio gestisce 30 impianti idrovori (dotati complessivamente di 113 pompe) dei quali 12, quelli di dimensioni più rilevanti, sono ubicati in gronda lagunare (Lova, Dogaletto, Malcontenta, Ca’ Emiliani, Canal Salso, San Giuliano, Campalto, Tessera, Cattal, Zuccarello, Carmason e Altino) e gli altri, ordinariamente più ridotti, sono dislocati nelle aree interne più depresse. La potenzialità complessiva di sollevamento è pari a più di 197,18 mc/sec. Nel corso dell’anno 2019 il volume sollevato complessivamente è stato calcolato in circa 151.438.572  mc.

L’attività di esercizio delle idrovore per il sollevamento, controllo e smaltimento delle acque è stata realizzata nell’anno 2019 con una spesa complessiva di € 1.707.913,49 di cui € 589.907,59 per consumo di energia elettrica.

Tabella riassuntiva contenente le caratteristiche generali per ogni impianto idrovoro e relativo funzionamento (in mc d’acqua sollevata) durante l’anno 2019

UTO

Impianto

N° pompe

Capacità sollevamento m3/sec

Potenza installata kW

Potenza termica GE KW

Quantità d’acqua sollevata nell’anno 2019 m3

1

1

Agugiaro

4

5,500

360

480 (solo GE)

564.300

2

1

Prevedello

3

1,500

90

128 (solo GE)

108.000

3

1

Moretta

2

1,600

110

160 (solo GE)

126.720

4

1

Padova 3

2

0,600

60

104 (solo GE)

300.240

5

1

Salvi

2

2,200

150

200 (solo GE)

273.240

6

1

Terraglione

2

1,500

90

128 (solo GE)

213.300

7

2

Cà Dandolo

2

1,200

60

Non presente

28.080

8

2

Malcontenta

7

25,000

1236

2080

10.818.000

9

2

Castellaro

3

2,100

135

200 (solo GE)

544.320

10

2

Comunetto

2

3,000

200

320 (solo GE)

378.000

11

3

Lusore

3

1,000

44,6

160

423.360

12

3

Dogaletto

9

27,300

1623

800

23.468.400

13

3

Lova

8

11,900

651

400

13.615.560

14

4

Campalto

7

20,000

724

400

10.940.400

15

4

S. Giuliano

4

4,010

209

320

5.489.136

16

4

Tessera

6

32,500

1200

1280

27.741.600

17

4

via Ongari

2

0,200

15

48

46.800

18

4

via Torino

3

3,850

187

200

531.900

19

4

Cimetto

2

3,000

200

200 (solo GE)

432

20

5

Altino

4

4,610

183

200

10.450.224

21

5

Carmason

7

8,940

362

200

8.629.056

22

5

Cattal

7

10,570

420

640

14.939.136

23

5

Dese – Passante

4

3,100

174

200

724.320

24

5

Simionato

3

3,000

90

80

10.800

25

5

Zuccarello

7

14,100

648

640

20.304.720

26

5

Fosso di Gaggio

1

0,200

15

80

140.400

27 2 Cà Emiliani 2 4,00 264 960 dato non disponibile
28 4 Via dei Tigli – Noale 1 0,3 22 non presente 91.800
29 4 via Bigolo – Noale 1 0,3 17,5 104.760
30 1 Sbrissa 2 0,5 17,0 44 27.000 (da aprile a dicembre)

Totale

113

197,68

9.584,1

10.744

151.438.572

Una parte dei manufatti idraulici e gli impianti idrovori sono dotati di un sistema di telecontrollo che permette di conoscere e gestire da remoto lo stato di funzionamento degli impianti (pompa accesa, pompa spenta, paratoia aperta, paratoia chiusa), il livello dell’acqua nei canali e, durante gli eventi di pioggia, i quantitativi di acqua caduti.

In totale le stazioni installate di telecontrollo sono 113.