Sei fiumi di risorgiva (Sile, Zero, Marzenego, Dese, Muson e Tergola) per settanta mulini, distribuiti tra le province di Padova, Treviso e Venezia. E’ il tema della ricerca condotta dallo storico Mauro Scroccaro e ora diventata un libro, grazie anche al patrocinio del consorzio di bonifica Acque Risorgive. Il volume sarà presentato al pubblico sabato 11 gennaio, alle ore 17.00, all’auditorium M9 Lab Museo del 900 di via Pascoli a Mestre. L’autore ne discuterà con il dott. agr. Carlo Casoni, Capo Ufficio Impianti ed Ambiente del Consorzio.
Il libro, edito dalla Cooperativa sociale La Città del Sole, raccoglie i testi di Mauro Scroccaro e le fotografie di Giorgio Bombieri.
Lungo i sei fiumi, oggetto del libro, sono sorti nei secoli numerosi mulini: erano oltre un centinaio, oggi ne sono rimasti settanta. Una rete costruita a partire dalla fine del Cinquecento e continuata fino agli anni Sessanta del Novecento con l’avvento dell’energia elettrica che ha sostituito quella idraulica. Attorno ai mulini ruotava una vera e propria economia che rendeva bene, tanto che molti di essi finirono in mano ecclesiastica e poi di numerose famiglie patrizie veneziane.
“Una storia, quella raccontata da Scroccaro, che è strettamente connessa con la secolare attività di lotta per la difesa del territorio dalle piene dei fiumi e la tutela della laguna di Venezia. Ha, quindi, molti tratti in comune con la storia del consorzio di bonifica e con l’attività che esso svolge quotidianamente sul territorio tra le province di Padova, Treviso e Venezia. Per questo – afferma il direttore di Acque Risorgive, Carlo Bendoricchio – abbiamo sostenuto la pubblicazione di questa ricerca che aggiunge un importante e qualificato tassello alla conoscenza storica di un ambiente, caratterizzato dalla presenza delle risorgive, che con i fiumi ha dovuto da sempre fare i conti, oggetto di preoccupazioni, tanto che lo stesso governo della Serenissima Repubblica di San Marco, nel 1512, sentì la necessità di affidare la loro gestione ad un’apposita Magistratura, i X Savi Esecutori delle acque”.