L’onda di piena, causata dalle intense piogge cadute nei giorni 15 e 16 maggio, sta avendo ripercussioni in tutto il territorio. Il Muson dei Sassi ha già rotto gli argini a Camposampiero, a confine con Loreggia, e la piena del fiume sta scendendo verso valle, sovraccaricando il Muson Vecchio attraverso il quale ha già raggiunto Massanzago, Borgoricco e Santa Maria di Sala, procedendo poi verso Salzano e Mirano. Lungo questo corso d’acqua ha già generato tracimazioni che sono destinate a crescere.
Le precipitazioni hanno generato comunque problemi anche nel resto del comprensorio pur non collegate alla rottura degli argini del Muson dei Sassi.
Il Consorzio ha messo in atto tutte le manovre possibili, con l’apertura di aree di laminazione e l’uso degli scolmatori, al fine di mantenere l’acqua ad un livello sostenibile. Nonostante ciò, come detto, localmente si sono verificate delle tracimazioni, in alcuni casi interessando anche impianti idrovori.
La situazione metereologica è attualmente favorevole e le piene stanno defluendo. I terreni, tuttavia, non sono più in grado di assorbire e contribuiscono a mantenere perciò alti i livelli nei canali.
Dove si è ravvisata la necessità, sono stati portati sacchi di sabbia per tamponare le fuoriuscite.
Il consorzio sta inoltre collaborando con la Regione (Geni Civili e Protezione Civile), Comuni (Protezioni Civili) e Vigili del Fuoco per alleggerire la portata del Taglio di Mirano e gli altri disagi.
Da martedì 14 maggio sera tutto il personale dell’area gestionale e tecnica del Consorzio (oltre 50 persone tra dirigenti, impiegati e operai) è impegnato a fronteggiare l’emergenza.