Un progetto, del valore di circa 6 milioni di euro interamente finanziati dalla Regione del Veneto, che ha interessato la rete minore di bonifica toccando i comuni di Venezia, Mogliano Veneto e Scorzè ponendosi l’obiettivo di ridurre l’apporto di nutrienti, azoto e fosforo, nelle acque che sversano in laguna: si conta di sottrarre circa 1.13 tonnellate di azoto attraverso la fitodepurazione.
Come al solito l’intervento di Acque Risorgive aveva anche altre finalità, come la riqualificazione ambientale del sistema idrico e la riduzione del rischio idraulico del territorio. Ad essere interessati sono stati i collettori Marignana, Deviatore Piovega di Peseggia, Bacino Pisani, Peseggiana, Marocchesa e Tarù.
Durante la presentazione dei lavori, alla presenza di sindaci e amministratori dei Comuni interessati (Nais Marcon Scorzè, Francesca Zaccariotto Venezia, Davide Bortolato Mogliano Veneto, Luca Durighetto Zero Branco e Andrea Saccarola Martellago), il presidente e il direttore del Consorzio di bonifica, Francesco Cazzaro e Carlo Bendoricchio, hanno spiegato nel dettaglio gli interventi realizzati. A partire dalla creazione di tre nuove aree umide di notevole valenza ambientale nonché di elevato beneficio per la riduzione del rischio nelle fasi di piena: le tre vasche (una di 1,6 ettari, la seconda di 5,3 ettari e la terza di 2,3 ettari) hanno complessivamente un volume di invaso pari a 150 mila metri cubi d’acqua. I lavori hanno anche permesso di realizzare un nuovo by-pass per il collettore Peseggiana attraverso la costruzione di un nuovo canale, in parte tombato e in parte a cielo aperto; nonché la sistemazione dello stesso collettore, con sensibili ampliamenti della sezione idraulica sul lato campagna lungo via Marignaga e la sistemazione idraulica del collettore Tarù nel tratto immediatamente a monte di via Chiesa a Gardigiano e via Ghetto, al confine con i Comuni di Venezia e Mogliano Veneto. E’ stato infine realizzato circa 1 km e mezzo di fasce tampone con la messa a dimora di 11.450 piante.
“Oggi – ha detto il presidente Francesco Cazzaro – consegniamo un altro intervento importante nell’ottica di mettere sempre più al riparo il nostro territorio dal rischio idraulico, un obiettivo che a causa dei mutamenti climatici è diventato prioritario. E’ stato un cantiere che ha dovuto far fronte ai disagi e alle difficoltà provocate dalla pandemia da Covid-19: ringrazio per questo le imprese, i tecnici del Consorzio e i frontisti che hanno saputo collaborare per portare a buon termine i lavori”.