Con l‘allestimento di questo impianto pilota si è voluto non solo consentire un aumento delle conoscenze sui meccanismi di funzionamento delle fasce tampone arborate ma anche individuare sotto un aspetto scientifico e tecnico quali siano le più idonee modalità di gestione degli impianti arborei e dei deflussi idrici, per definire in questo modo, tipologie, tecniche d’impianto e criteri di manutenzione idonei a massimizzare, per lo specifico ambiente, l’efficacia dei tamponi vegetali nel controllo dell’inquinamento diffuso.

introduzione-nicolasQuesta attività di sperimentazione si è svolta attraverso una collaborazione tra l‘allora Consorzio Dese Sile ed il progetto di ricerca Ue NICOLAS (“Nitrogen Control by Landscape Structures in Agricultural Environment – European project by DGXII Environment & Climate: ENV4-CT97-039”), che riunisce e coordina l‘attività di importanti e referenziati Istituti di ricerca europei del settore. Attraverso questa collaborazione è stato possibile utilizzare metodi ed approcci di monitoraggio non solo innovativi ma anche adeguatamente collaudati sotto l‘aspetto scientifico e trasferire per la prima volta su scala operativa i risultati acquisiti da questo progetto di ricerca.

L‘ambito di collaborazione del Consorzio in NICOLAS ha riguardato in specifico il conseguimento del seguente obiettivo: "Misurare i ratei dei processi biologici coinvolti nel ciclo dell’azoto in zone riparie e la disponibilità di azoto nei profili dei suoli".

Tra le applicazioni dei risultati acquisiti mediante il monitoraggio delle acque e dei suoli nonché delle caratteristiche idrologiche del sistema tampone si deve considerare la verifica e la calibrazione del modello di simulazione REMM (messo a punto negli Stati Uniti) finalizzato a prevedere i flussi di azoto nelle zone riparie.

Il disegno sperimentale dell‘impianto pilota e l‘impiego di un modello di simulazione per verificare delle ipotesi e valutare degli scenari si prestano particolarmente bene ad attività sia tipo dimostrativo, sia di formazione e studio.

 

 

Visto il numero elevato e il forte grado di eterogeneità dei parametri da misurare (dati idrologici, pedologici, meteorologici, chimici, forestali ecc.), oltre ai tecnici del Consorzio di Bonifica, che hanno partecipato alle attività di sperimentazione provvedendo in particolare all’allestimento e alla manutenzione del sito, nel progetto di monitoraggio sono stati coinvolti numerosi altri soggetti:

  • A.R.P.A.V. di Castelfranco Veneto (TV) – Servizio Osservatorio Suolo e Rifiuti 
  • A.R.P.A.V. di Teolo (PD) – Centro Meteorologico 
  • Haycock Associates St.Albans, Hertfordshire UK 
  • Università di Bologna, Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Sperimentale 
  • Università di Padova, Dipartimento di Biotecnologie Agrarie 
  • Università di Rennes, Francia 
  • Veneto Agricoltura, Settore  Agroenergie e Fuori Foresta